La prima emissione monetaria della Repubblica di San Marino risale all’ ottobre 1864. Fu coniata in 280.000
esemplari. Si trattava di una moneta da cinque grammi di rame per un valore di 5 centesimi, raffigurante sul
dritto lo stemma di San Marino con le tre torri sormontate da una corona e circondate da rami di alloro e
uno di quercia. Emessa dalla Regia Zecca di Milano, essa faceva seguito alla prima Convenzione monetaria
italo- sammarinese del 1862, la quale stabilì all’art.24 che “le monete che la Repubblica credesse col tempo
di dover coniare potranno avere corso legale nel Regno d’Italia, purché ragguagliate al sistema decimale ed
abbiano lo stesso titolo e peso di quelle regie”. L’accordo, nella sua estensione generale, può essere
considerato l’atto costituente del rapporto tra i due Paesi. Il trattato, siglato tra il presidente del consiglio
italiano Urbano Rattazzi e i Capitani Reggenti Melchiorre Filippi e Domenico Fattori, rappresentò il primo vero
atto bilaterale fra stati sovrani che presupponeva l’eguaglianza giuridica dei contraenti. Trascorsi 150 anni da
quella prima moneta, l’Ufficio Filatelico e Numismatico di San Marino, ha inteso “festeggiare” la ricorrenza
con l’emissione di un 2 Scudi in oro (finitura proof). Al centro del rovescio della moneta, disegnata da Uliana
Pernazza, tra due rami divergenti di alloro, legati da un nastro, sono rappresentati il valore “2 SCUDI” e
l’anno di emissione “2014”. Nel dritto, lo Stemma di Stato della Repubblica, in giro, la scritta “REPUBBLICA
DI SAN MARINO” e alla base, il nome dell’autore Antonella Napolione.