Molti avvenimenti legano Verdi alla Repubblica di San Marino: nel 1857 viene iscritto nell’albo dei Patrizi della Repubblica e diviene cittadino onorario. Nel 1894 gli fu richiesto di comporre l’inno nazionale ma Verdi declina “per la sua vecchiaia”. Sempre nel 1894 viene collocata una lapide in suo onore nel Pubblico Palazzo, e successivamente alla morte, giunta nel 1901, viene commemorato con un discorso di Pietro Franciosi nella sala del Consiglio.
Nel dritto della medaglia la mano del compositore disegna Gilda e il Duca di Mantova, protagonisti del Rigoletto. Sullo sfondo il monte Titano, il ramo di ulivo, di alloro e la corona con la legenda “Libertas”.
Nel rovescio il Nabucco. Al centro gli schiavi ebrei innalzano le mani al cielo, sullo sfondo il fiume Giordano, il volo degli uccelli e di una farfalla e a sinistra la legenda “Va Pensiero”, a destra “Sull’ali dorate”.